I Castelli Bergamaschi

Marne

 

Marne è una frazione di Filago e dista 2 km da Madone, sorge alla confluenza del torrente Dordo nel Brembo, ancora oggi in questo punto sono visibili i resti di un ponte probabilmente romano. Il torrente Dordo qui forma un breve, ma pittoresco “canion”, nella parente del quale si apre un condotto, da tempo chiuso, che si presume collegasse il castello di Marne con quello di Trezzo.
E’ proprio in questa zona che si innalza il castello di Marne.
Le origini del castello risalgono alla prima metà del XIV secolo. Della prima opera fortilizia rimane solo la struttura consistente la parte bassa della torre con la porta d’ingresso.
Di proprietà della famiglia guelfa degli Avogadri fu testimone di lotte di fazione. Nel 1398 Giangaleazzo Visconti, signore di Milano, mandò le sue truppe per occupare i castelli di Ghisalba, Redona, Comonte e Marne. Il castellano di Marne, Marco Avogadri, dovette cedere alle prepotenze del duca. Negli anni che seguirono, particolarmente nel 1403 e ancor più nel 1404, si verificarono fatti d’arme nei paesi dell’Isola, fra cui Marne, che furono assaltati e devastati dalle squadre guidate da Pandolfo Malatesta. Nel 1406 subì anche le ribalderie di Giacomo dal Verme.
Il castello, durante tutte queste traversie, fu danneggiato più volte tanto che il Senato Veneto, dopo averlo dato in feudo nuovamente agli Avogadri, con il decreto del 3 giugno 1429, concedeva loro di “ricostruire il ruinato castello con le solite opportune esenzioni”.
Ancora nel 1705, al tempo della guerra di successione di Spagna, durante le scorribande in Lombardia dei francesi i dei tedeschi, Marne e molti paesi dell’Isola furono devastati e saccheggiati dai tedeschi e si dice che il castello Fermo Avogadri fosse costretto a fuggire a Ponte S.Pietro per cercare aiuto.
Negli ultimi decenni dell’ottocento, dopo essere passato in altre proprietà, fu acquistato dai conti Colleoni che lo possiedono tuttora. Per iniziativa di Marino Colleoni fu restaurato e trasformato in residenza estiva; i suoi discendenti completarono l’opera di ristrutturazione con un arredamento signorile di gusto me-
dioevalizzante e adattando a parco il lungo spalto dominante il Brembo.
Oggi la signorile dimora ci appare di notevoli dimensioni per aggiunta di due ali ad angolo fra loro, con portico e sale al pianterreno e locali di abitazione al piano superiore, erette nel secolo scorso.

L’interno del castello è visitabile solo in occasione di mostre od esposizioni.