I Castelli Bergamaschi

Solza

 

Il castello,costruito in Solza,paese posto all’estremità occidentale della provincia di Bergamo, a 9 km da Medolago, e sul ciglione delimitante ad est la valle dell’Adda, lungo il confine tra l’antico ducato di Milano e lo stato di Bergamo, è stato possesso per secoli della famiglia Colleoni,una delle maggiori famiglie di Bergamo che ebbe cariche ed uffici nella vita cittadina dal XII al XV secolo.
Paolo Colleoni,genitore del grande condottiero Bartolomeo, abitando a Solza, nel 1405, conquistò il fortissimo baluardo di Trezzo, appartenente ai ghibellini,e vi si stabili. Ma, nell’ottobre dello stesso anno, Facino Cane e, nel 1406, Giacomo del Verme, unitisi ai cugini di Paolo Colleoni, assalirono il castello uccidendo il proprietario.
Nel 1395, nel castello di Solza, era nato, da Paolo Colleoni e da Riccadonna dei Valvassori di Medolago, Bartolomeo. Alla morte del conte Riccadonna dei Valvassori, rilasciata dopo un anno di prigionia e spogliata di beni del marito, fu costretta a vivere con il piccolo Bartolomeo nel castello di Solza.
All’età di diciassette anni Bartolomeo si recò a Piacenza al servizio di Filippo Arcelli, signore della città.
Poco dopo, poco più che ventenne si accinse a compiere a piedi il viaggio da Piacenza a Napoli, dove si
arruolò nelle schiere del capitano Braccio. Al fianco di Braccio partecipò alla battaglia dell’Aguila in difesa della regina di Napoli, Giovanna II d’Angiò che lo insigni, per il coraggio e l’audacia dimostrati, dello stemma dalle due bande con le teste di leone.
Nel 1425 offri il suo braccio e i suoi servigi al Carmagnola che gli affidò le sue truppe. Dopo la pace di Maclodio firmata a Ferrara il 19 aprile 1428 tra il ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, la Serenissima estese il suo dominio sui territori di Bergamo e Brescia. Era giunto il momento perché si potesse realizzare il sogno di Bartolomeo. Le sue prodi imprese gli permisero di iniziare la carriera di capitano di ventura che lo avrebbe portato al comando delle truppe della Serenissima.
Il costello, oggi, presenta i suoi lati sud ed ovest, l’inverno, da secoli, è abitazione rurale ed è stato recentemente risstrutturato ed è sede di mostre ed eventi. Pietre squadrate ai cantonali e nel portale, pietrame misto a ciottoli di fiume del vicino Adda e del Torrente Grandone ne costituiscono il corpo di fabbrica.
All’angolo fra le due strade doveva elevarsi una torre, mozzata con il passare in altre proprietà.
Una lapide ricorda che fra queste mura nacque Bartolomeo Colleoni,che la storia riconosce tra i più grandi condottieri del suo tempo.